Più spazio alla scienza: Blue Origin pronta a lanciare nuovo razzo New Shepard

Il nuovo veicolo è dotato di aggiornamenti tecnologici che ne migliorano le prestazioni e il riutilizzo
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Lunedì 7 ottobre Blue Origin, l’azienda spaziale fondata da Jeff Bezos, si appresta a lanciare un nuovo veicolo, segnando un passo importante nella corsa ai voli spaziali suborbitali. La missione NS-27, che sarà senza equipaggio, rappresenta il debutto di una nuova versione della combinazione razzo-capsula New Shepard, progettata per viaggi nello Spazio suborbitale.

Booster 5 e la capsula RSS Kármán Line

Il decollo è previsto dal sito di lancio di Blue Origin nel Texas occidentale, con una finestra che si aprirà alle 15 ora italiana. La missione NS-27 segna l’introduzione del 2° veicolo New Shepard certificato per voli umani. Questo nuovo razzo, denominato Booster 5, sarà accompagnato dalla capsula RSS Kármán Line, che prende il nome dalla famosa linea di Kármán, situata a circa 100 km di altitudine, considerata da molti come il confine tra l’atmosfera terrestre e lo Spazio esterno.

Spazio alla scienza

Secondo Blue Origin, il nuovo veicolo è dotato di aggiornamenti tecnologici che ne migliorano le prestazioni e il riutilizzo, oltre a un design rinnovato e nuove caratteristiche per ospitare carichi scientifici nel booster. Tuttavia, non ci saranno astronauti a bordo durante questa missione inaugurale: al loro posto verranno trasportati 12 esperimenti scientifici, 5 dei quali all’interno del booster e 7 nella capsula.

Tra i payload scientifici figurano nuovi sistemi di navigazione progettati per New Shepard e per il più grande razzo di Blue Origin, il New Glenn. Saranno inoltre testati 2 sensori LIDAR (Light Detection and Ranging), sviluppati per operare nell’ambiente lunare.

Con questo lancio, Blue Origin segna la 27ª missione New Shepard, di cui 8 con equipaggio. Le precedenti missioni con equipaggio sono state realizzate tutte con la combinazione Booster 4 e la capsula RSS First Step, ospitando fino a 6 persone per volta per brevi voli suborbitali. L’introduzione di questo secondo veicolo certificato per voli umani consentirà a Blue Origin di soddisfare meglio la crescente domanda da parte dei clienti.

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