Alluvioni in Bosnia ed Erzegovina: decine di morti e dispersi, Jablanica in ginocchio | FOTO

Le inondazioni sono state causate dalle piogge torrenziali che si sono abbattute sul Paese tra giovedì e venerdì
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Il bilancio delle devastanti alluvioni che hanno colpito le regioni centrali della Bosnia ed Erzegovina continua ad aggravarsi: almeno 21 morti, una trentina di dispersi e numerosi feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche. A questi si aggiungono ingenti danni materiali. Le inondazioni sono state causate dalle piogge torrenziali che si sono abbattute sul Paese balcanico nella notte tra giovedì e venerdì, con effetti catastrofici sul territorio. L’area più colpita è quella di Jablanica, a Sud/Ovest di Sarajevo, lungo la strada per Mostar, dove si contano almeno 16 vittime. Tuttavia, la devastazione si estende a molte altre località: Konjic, Fojnica, Kiseljak, Kresevo, Visoko, Breza e Mostar, tutte situate nella Federazione croato-musulmana (FBiH), una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina, insieme alla Republika Srpska. A Fojnica, sono stati rinvenuti i corpi di 2 persone.

Numerosi fiumi, grandi e piccoli, sono esondati, sommergendo ampie porzioni di territorio. Decine di abitazioni sono state allagate, ponti sono crollati, mentre frane e smottamenti hanno interrotto strade e ferrovie, rendendole inagibili. A Jablanica, persino una moschea è stata sommersa, e la situazione degli sfollati rappresenta una priorità urgente. “È un’immagine sconvolgente che non ho mai visto prima“, ha dichiarato il premier della Federazione, Nermin Niskic, ringraziando i Paesi che hanno offerto aiuto, tra cui l’Italia.

Fortunatamente, durante la notte non ci sono state nuove precipitazioni, mentre le operazioni di soccorso e ricerca dei dispersi proseguono senza sosta. Le alluvioni sono avvenute alla vigilia delle elezioni amministrative previste per domani. La commissione elettorale centrale ha sospeso le votazioni in 10 località particolarmente colpite, tra cui Jablanica, Konjic, Fojnica, Kiseljak, Kresevo, Breza, Visoko, Prozor-Rama, Bihac e Mostar. Una decisione definitiva sul resto del Paese sarà presa nelle prossime ore.

Il Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, esprime a nome dell’Europa solidarietà al popolo della Bosnia-Erzegovina. “I miei pensieri sono rivolti alle famiglie delle vittime e a tutti coloro le cui case sono state distrutte. L’Europa sta già facendo la sua parte per aiutare le persone colpite”, scrive su X.

Le alluvioni di questi giorni richiamano alla memoria il disastro di 10 anni fa, nel maggio 2014, quando inondazioni simili colpirono la Bosnia-Erzegovina e altri Paesi della regione, provocando decine di vittime e danni per miliardi di euro.

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