Uragano Helene, il cambiamento climatico lo ha reso ancora più potente

Lo studio ha preso in considerazione precipitazioni, venti e temperatura dell'acqua nel Golfo del Messico
MeteoWeb

L’uragano Helene, che ha colpito il Sud/Est degli Stati Uniti a fine settembre causando oltre 230 morti, è stato intensificato del 10% circa dai cambiamenti climatici, secondo uno studio della World Weather Attribution (WWA). Anche se questo aumento può sembrare modesto, i ricercatori sottolineano che piccoli cambiamenti nei fenomeni climatici possono avere grandi effetti in termini di danni. Lo studio evidenzia inoltre che i combustibili fossili hanno reso uragani come Helene 2,5 volte più probabili nella region colpita.

L’analisi ha preso in considerazione precipitazioni, venti e temperatura dell’acqua nel Golfo del Messico, quest’ultima risultata di 2°C superiore alla norma. Gli scienziati hanno concluso che ogni aspetto dell’uragano è stato amplificato dal riscaldamento globale, rendendo gli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti. Gli autori avvertono che se non si ridurranno le emissioni di gas serra gli Stati Uniti dovranno affrontare uragani ancora più devastanti in futuro.

Lo studio è stato pubblicato mentre la Florida si prepara ad affrontare un altro uragano, Milton, a pochi giorni dal passaggio di Helene. Questo fenomeno mette in luce come le aree non costiere siano sempre più a rischio a causa della maggiore potenza e velocità di spostamento degli uragani.

Condividi