Epidemia di dengue in Italia, 650 casi confermati: preoccupano i focolai in 2 Regioni

Sono stati confermati 650 casi di dengue dal primo gennaio scorso in Italia: preoccupano i focolai nelle Marche e in Emilia
MeteoWeb

Sono 650 i casi confermati di dengue dal primo gennaio scorso in Italia. Lo afferma l’aggiornamento settimanale della sorveglianza, secondo cui il focolaio di maggiori dimensioni, a Fano, non ha visto nuove segnalazioni nell’ultima settimana. Dal 1 gennaio al 15 ottobre 2024, al sistema di sorveglianza nazionale risultano infatti 650 casi confermati di Dengue (456 associati a viaggi all’estero e 194 casi autoctoni, età mediana di 45 anni, 51% di sesso maschile e nessun decesso).

Al 15 ottobre, sono stati identificati diversi eventi di trasmissione locale del virus Dengue (Denv) in Italia: il focolaio di maggiori dimensioni, con 133 casi di infezione, tutti sintomatici e con identificazione del virus Dengue di tipo 2 (Denv-2), è localizzato in un comune delle Marche. Di questi casi, 131 sono stati notificati dalla Regione Marche. Inoltre, sono stati segnalati 2 casi in Toscana, con collegamenti epidemiologici ai casi delle Marche. Non sono stati segnalati nuovi casi con inizio dei sintomi nella settimana di sorveglianza corrente (9-15 ottobre), ma si registra un aumento di casi dovuti a diagnosi relative a casi con sintomi nelle settimane precedenti. Nonostante questo, da tre settimane si osservano segnali di una riduzione significativa del numero di nuovi casi di infezione associati a questo focolaio, che continuano a essere oggetto di verifica e conferma.

Un altro focolaio

Un altro focolaio, di dimensioni più contenute (35 casi confermati con identificazione del virus Dengue di tipo 2 – Denv-2), è stato identificato in un comune dell’Emilia-Romagna, per il quale sono attualmente in corso indagini epidemiologiche. In Lombardia sono stati confermati 10 casi, con identificazione del virus Dengue di tipo 1 (Denv-1), per i quali sono anch’essi in corso indagini epidemiologiche. In Abruzzo è stato segnalato un focolaio con 8 casi e, anche per questo, sono ancora in corso indagini epidemiologiche.

Alcuni ulteriori casi sporadici e focolai di dimensioni contenute di infezione autoctona da Denv di tipo 1, 2 e 3 sono stati segnalati in Veneto (1 caso), Emilia Romagna (1 caso), Toscana (2 casi), Marche (3 casi) e Abruzzo (1 caso). Le indagini epidemiologiche condotte fino al 15 ottobre scorso non hanno evidenziato collegamenti epidemiologici o microbiologici con i casi segnalati in altre regioni o con altri focolai. Al momento dell’identificazione di tutti i casi autoctoni segnalati, sono state attivate le misure di controllo delle zanzare vettori (del genere ‘Aedes’) e le misure di prevenzione necessarie per garantire la sicurezza delle trasfusioni e dei trapianti nelle aree interessate, come previsto dal Piano nazionale delle arbovirosi.

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