Helen Reef, il tesoro al confine di Palau: perché è un Paradiso a rischio

Helen Reef è un atollo di circa 100 chilometri quadrati: è situato al confine meridionale di Palau e ospita oltre 500 specie di pesci
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Helen Reef, un atollo di circa 100 chilometri quadrati situato al confine meridionale di Palau, è uno dei luoghi più remoti e biologicamente ricchi del pianeta. Ospita oltre 500 specie di pesci, coralli duri e molli, tartarughe marine e molte altre creature affascinanti. Tuttavia, questa abbondanza fa del reef un’attrazione irresistibile per i bracconieri, e la sua salvaguardia è affidata ai Rangers dello Stato di Hatohobei, un gruppo di quattro uomini che ruotano ogni tre mesi per vigilare su questo fragile ecosistema.

Il compito di questi ranger è arduo. Lontani centinaia di chilometri dalle isole più popolate di Palau, si trovano isolati per mesi, affidandosi a risorse limitate come il carburante per le barche e l’acqua potabile, necessarie per sopravvivere e proteggere l’area. Le loro scorte, che arrivano quattro volte l’anno, sono vitali per mantenere le operazioni di pattugliamento e preservare questo gioiello

Una minaccia crescente

Oltre alla difficoltà logistica, i ranger devono affrontare una minaccia crescente: l’erosione dell’isola causata dai cambiamenti climatici. Il livello del mare è in continuo aumento e la terraferma che ospita la stazione dei ranger si sta riducendo, minacciando la loro base operativa e la sopravvivenza del reef stesso.

Nonostante l’isolamento e le difficoltà, i ranger mantengono un forte senso di appartenenza e responsabilità verso la loro missione. Come afferma Hercules Emilio, ranger veterano da 17 anni, proteggere Helen Reef è un modo per onorare la tradizione dei loro antenati, che da secoli utilizzano il reef per sostenere la comunità. Questa connessione culturale rende il lavoro di conservazione non solo un dovere legale, ma un obbligo morale verso le generazioni future.

Il piccolo gruppo di ranger non ha mezzi sofisticati: le comunicazioni con il resto del mondo avvengono tramite una radio a onde corte, che spesso ha segnale instabile. Tuttavia, è proprio grazie a questa radio che i ranger sono riusciti a sventare alcuni tentativi di pesca illegale, come accaduto nel 2021, quando una barca cinese fu fermata mentre cercava di prelevare oloturie e vongole giganti dalle acque protette di Helen Reef.

Le sfide

Una delle principali sfide per i ranger è la gestione del carburante per le barche, che deve durare per l’intera rotazione di tre mesi. Ogni pattugliamento e ogni battuta di pesca devono essere pianificati con attenzione per evitare di rimanere senza risorse. Infatti, solo i ranger possono pescare all’interno della riserva marina.

Il futuro di Helen Reef rimane incerto, minacciato sia dall’attività umana illegale che dai cambiamenti climatici. Le acque si stanno alzando, erodendo lentamente ma inesorabilmente le spiagge che proteggono l’ecosistema. I ranger hanno iniziato a installare barriere di legno per arginare l’erosione, ma sono consapevoli che la battaglia contro il cambiamento climatico è complessa e richiede sforzi.

Nonostante tutto, il lavoro dei ranger di Hatohobei continua con determinazione. Sono consapevoli di svolgere un ruolo fondamentale per la protezione di un ambiente unico e delicato, e nonostante le difficoltà e l’isolamento, trovano conforto nella bellezza della natura che li circonda e nella consapevolezza di essere i custodi di un luogo.

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