Maltempo, Commissione Ue propone maggiore flessibilità per i fondi a sostegno dei Paesi colpiti

"Le proposte odierne dimostrano che stiamo mantenendo queste promesse: iniettando liquidità con un prefinanziamento e un cofinanziamento più elevati dei fondi Ue"
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La Commissione europea ha avviato un processo di modifica di tre regolamenti dell’Unione europea, con l’obiettivo di garantire una mobilitazione rapida dei fondi Ue per sostenere la ripresa post-catastrofe. Le modifiche riguardano il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo di coesione (Fc) e il Fondo sociale europeo Plus (Fse+) per il periodo di programmazione 2021-2027, oltre al regolamento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) relativo al quadro 2014-2022.

Queste iniziative rispondono direttamente alle inondazioni che hanno colpito i Paesi dell’Europa centrale e orientale e agli incendi boschivi verificatisi in Portogallo nel settembre 2024. Combinando le proposte, si prevede di consentire ai sette Stati membri interessati (Polonia, Romania, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo e Slovacchia) di riprogrammare circa 18 miliardi di euro, di cui circa 17,7 miliardi nell’ambito dei fondi della politica di coesione e 588 milioni nel contesto del Feasr, per affrontare le sfide poste dalle catastrofi legate al clima.

La Commissione europea ha messo in evidenza che queste misure garantiranno un supporto flessibile a tutti gli Stati membri colpiti da eventi climatici recenti e potenziali future catastrofi. “Quando si verificano catastrofi climatiche, l’Europa è più forte quando resta unita. Ho visto in prima persona gli effetti delle inondazioni negli Stati membri dell’Ue a settembre e ho promesso di introdurre nuove flessibilità per supportare gli Stati membri nel recupero, nella riparazione e nella ricostruzione“, ha commentato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

Le sue parole continuano: “Le proposte odierne dimostrano che stiamo mantenendo queste promesse: iniettando liquidità con un prefinanziamento e un cofinanziamento più elevati dei fondi Ue, stiamo facendo davvero la differenza per le persone e le regioni duramente colpite da queste catastrofi. Stiamo dando agli Stati membri gli strumenti per diventare più resilienti e meglio preparati per le crisi future“.

La Commissione ha inoltre sottolineato che i fondi della politica di coesione già supportano gli Stati membri nella prevenzione e nella ripresa dalle calamità climatiche. Tuttavia, le proposte attuali forniscono maggiore flessibilità per utilizzare parte dei fondi per riparare infrastrutture e attrezzature danneggiate, fornire cibo e assistenza materiale di base, nonché sostegno sociale e sanitario. Si prevede anche un supporto temporaneo per finanziare programmi di lavoro a orario ridotto.

Inoltre, saranno introdotte due nuove misure nell’ambito del Fesr e del Fse+. In primo luogo, un prefinanziamento aggiuntivo del 30% offrirà un’iniezione immediata di liquidità per alleviare la pressione di bilancio sugli Stati membri interessati. In secondo luogo, l’Ue potrà finanziare fino al 100% delle misure sostenute, senza che sia necessario alcun cofinanziamento nazionale per avviare i lavori di ricostruzione. Un massimo del 10% dei fondi della politica di coesione esistenti stanziati per gli Stati membri per il periodo di programmazione 2021-2027 può essere utilizzato per realizzare questi obiettivi, consentendo trasferimenti tra i fondi della politica di coesione“, ha specificato la Commissione.

Grazie alle modifiche proposte oggi ai fondi per lo sviluppo rurale dell’UE (quadro giuridico del Feasr 2014-2022), gli Stati membri avranno maggiore flessibilità per sostenere agricoltori, silvicoltori e aziende colpite da calamità naturali. Il sostegno finanziario offerto dal Feasr sarà coperto al 100% dai fondi dell’Ue. L’emendamento consentirà agli Stati membri di fornire direttamente e rapidamente assistenza di emergenza ad agricoltori, silvicoltori e piccole e medie imprese (Pmi) sotto forma di somme forfettarie. Inoltre, gli Stati membri beneficeranno di una maggiore flessibilità per introdurre e rafforzare misure volte a ripristinare il potenziale produttivo delle aziende agricole e delle foreste colpite“, ha aggiunto il presidente von der Leyen.

La proposta passerà ora attraverso la procedura legislativa ordinaria al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea. Una volta adottata, in linea con il principio di gestione condivisa, gli Stati membri interessati saranno tenuti a presentare modifiche al programma alla Commissione europea per la revisione e l’adozione.

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