Coronavirus, il commissario Arcuri sulla fase 2: “L’app funzionerà solo da alert, soddisfa i requisiti di privacy e sicurezza”

"E' importante sottolineare che, allo stato dell'arte, le funzionalità della App fungeranno solo sino all'alert dei contatti registrati da un sospetto contagiato"
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“E’ importante sottolineare che, allo stato dell’arte, le funzionalità della App fungeranno solo sino all’alert dei contatti registrati da un sospetto contagiato. L’alert avverrà con le modalità previste dalla norma, una volta effettuato l’alert le funzionalità della App si concluderanno”. Lo afferma il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, ascoltato in audizione informale in videoconferenza in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera sulla App per tracciare i contatti. “Non è prevista al momento alcuna ulteriore funzionalità che inerisca alcuna relazione tra la App e il Servizio sanitario nazionale successiva all’alert”, conclude. L’unico titolare della protezione dei dati sarà il ministero della Salute”.

Ritengo che la “previsione normativa che delinea i tratti che è necessario che la app abbia perché essa sia coerente con la normativa nazionale e sovranazionale relativa alla privacy e la scelta di un soggetto in house dello Stato che dispone di una infrastruttura tecnologica compatibile e che risiede in Italia, dove verranno conservati i dati, possano soddisfare sia il requisito della privacy che quello della sicurezza del dato”.Prosegue Domenico Arcuri, ascoltato in audizione informale in videoconferenza in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera sulla App per tracciare i contatti. “A ciò si aggiunga il sostanziale anonimato del tracciamento del sistema e la sua attivazione volontaria”, conclude.

La parola “pseudonominizzato” che viene aggiunta al termine anonimo, è la “tecnica che consiste nel trattamento dei dati personali in modo tale che non possano essere più attribuiti all’interessato specificato senza l’utilizzo di informazioni aggiuntive”. Lo ha precisato Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza coronavirus in audizione presso la commissione Trasporti della Camera sull’applicazione Immuni per il tracciamento dei contatti.

“Abbiamo chiesto a sette aziende leader della comunicazione di farci una proposta quanto alla diffusione della applicazione, a titolo gratuito”, afferma il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri specificando che stanno arrivando le risposte e verrà fatta una scelta ma “non è stato ipotizzato il pagamento di alcun corrispettivo”. 

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