Stanotte il cambio dell’ora, si passa da quella solare a quella legale: cosa cambia da domani, dall’orario del tramonto al meteo

Dall'Ora Solare all'Ora Legale, dall'orario del tramonto al meteo: cosa cambia concretamente da domani? Curiosità e tante info utili
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Tra poche ore entrerà in vigore l’Ora Legale, la convenzione che prevede lo spostamento in avanti di un’ora delle lancette degli orologi per sfruttare meglio l’irradiazione del Sole durante il periodo estivo.
Dovremo spostare le lancette dalle 02:00 alle 03:00 di Domenica 28, e di conseguenza dormiremo un’ora in meno, ma, in compenso, le giornate saranno più lunghe e luminose nelle ore pomeridiane, cosa maggiormente apprezzabile in considerazione anche delle previsioni meteo: nonostante l’Equinozio di Primavera sia “scoccato” lo scorso weekend, sarà nel corso di questo fine settimana che potremo godere di giornate con cieli sereni e temperature più gradevoli, che nei prossimi giorni, almeno fino a venerdì, si attesteranno anche sui 20-25°C.

Con l’Ora Legale arriva anche la Primavera: cosa cambia da domani, dall’orario del tramonto al meteo

Da domani dunque le giornate saranno più lunghe e luminose nelle ore pomeridiane: mentre oggi il Sole tramonta nel nostro Paese tra le 17:59 di Lecce e le 18:43 di Aosta, passando per le 18:12 di Catania, le 18:22 di Roma e le 18:36 di Milano, da domani il tramonto avverrà molto più tardi, cioè tra le 19:06 di Lecce e le 19:52 di Aosta, passando per le 19:17 di Catania, le 19:30 di Roma e le 19:45 di Milano.
Inoltre, nell’ultimo weekend del mese di Marzo, sull’Italia tornerà il clima mite e anticiclonico con temperature in forte aumento

Con l’ora legale benefici elettrici, ambientali ed economici per il sistema energetico italiano

Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, nei prossimi 7 mesi in Italia avremo positivi impatti per il sistema energetico dal punto di vista elettrico, ambientale ed economico. Secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, nel 2020 i benefici dell’ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205 mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro.
Lo scorso anno, i valori sono stati fortemente influenzati dalla complessiva riduzione dei consumi energetici dovuta alla chiusura delle attività per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Per il 2021, pur permanendo una situazione di incertezza legata alla pandemia, secondo i dati attualmente disponibili Terna si attende un parziale recupero del fabbisogno energetico e quindi valori di benefici elettrici, ambientali ed economici più simili a quelli degli anni precedenti.
Dal 2004 al 2020 Terna ha rilevato che il minor consumo di elettricità per l’Italia dovuto all’ora legale è stato di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro.

Cos’è e perché esiste l’ora legale

Obiettivo del cambio di lancette è il risparmio energetico per il minore consumo di illuminazione elettrica. A lanciare per la prima volta l’idea di un cambio di passo delle lancette dell’orologio per risparmiare energia risale al 1784, a Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, che pubblicò in quell’anno una proposta di ‘cambio d’ora’ sul quotidiano francese Journal de Paris. Le sue riflessioni poggiavano appunto sull’idea di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l’idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willett, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale. Tanto che nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libra al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità. In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l’ora legale, in quanto la variazione delle ore di luce durante l’arco dell’anno è minima e non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare uno spostamento di lancette in avanti di un’ora. Nell’emisfero australe, essendo le stagioni invertite rispetto all’emisfero boreale, anche l’ora legale segue un calendario invertito: in Australia è in vigore da ottobre a fine marzo o inizio aprile, con possibili variazioni da stato a stato, mentre in Brasile si va dalla terza domenica di ottobre alla terza domenica di febbraio. In Africa l’ora legale è scarsamente usata e in Russia dal 2011 è stata abolita l’ora solare.

Che fine ha fatto l’abolizione del cambio dell’ora? Cos’ha deciso l’Italia?

Per quanto riguarda l’abolizione del cambio tra Ora Solare e Ora Legale, in Italia resterà ancora in vigore il doppio orario: il governo italiano ha depositato a Bruxelles una richiesta per mantenere invariata la situazione attuale.
Come noto, l’Unione Europea ha abolito l’obbligo per i Paesi membri di “spostare del lancette”: ogni Stato sarà chiamato a decidere nei prossimi due anni se rimanere con l’Ora Solare o adottare l’Ora Legale.
Entro il 2021 gli stati dovranno scegliere quale orario adottare e non ci saranno più spostamenti all’interno della propria nazione.
La possibilità di avere più ore di luce a disposizione è un vantaggio soprattutto i paesi dell’Europa meridionale, in quanto, nel Nord del Continente, al contrario, le giornate durante la stagione estiva sono già molto lunghe a causa della vicinanza con il Polo Nord.

Cambio orario dall’Ora Solare all’Ora Legale: cosa mangiare per conciliare il sonno

Il cambio dell’ora incide sulla qualità del sonno con il rischio di ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare: di conseguenza è importante favorire in ogni modo un corretto riposo con l’alimentazione che gioca un ruolo strategico. Per scongiurare il rischio insonnia, per un passaggio più morbido dall’ora solare a quella legale, Coldiretti consiglia di consumare pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte caldo e frutta dolce.
Il ‘jet lag da cuscino‘ – evidenzia la Coldiretti – peggiora se si eccede con cioccolato, cacao, the e caffè, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino. A cena è fondamentale evitare cibi troppo salati o speziati per cui meglio fare a mano di piatti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche salatini e pietanze nelle quali sia stato utilizzato dado da cucina.
Esistono poi i cibi che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Nella dieta serale quindi – sottolinea la
Coldiretti – vanno bene anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione.
Tra le verdure al primo posto la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. Un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, oltre a diminuire l’acidità gastrica che può disturbare il sonno, fa entrare in circolo elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze calmanti, presenti anche in formaggi freschi e yogurt. Bene anche la tradizionale camomilla – conclude la Coldiretti – con l’accortezza però di non lasciarla in infusione per più di due minuti, altrimenti si rischia l’effetto contrario. Mentre per dolcificare meglio usare un cucchiaino di miele.

Attenti ai 5 rischi

Un cambio di lancette che può provocare fino a 5 rischi per le persone. Tra le preoccupazioni più comuni è la possibilità di incremento degli incidenti stradali, l’aumento di infortuni sul lavoro, il cyber-ozio ovvero un’overdose di navigazione su internet nelle ore di lavoro, oltre a ricadute sulla salute come il rischio di maggiori attacchi di cuore e un aumento di cefalea a grappolo. Ma non tutte queste ipotesi trovano d’accordo i ricercatori. Una delle più controverse è l’incremento degli incidenti stradali che, secondo alcuni, potrebbe essere provocato dall’abbassamento del livello di attenzione conseguente a microrisvegli e alterazione dei ritmi circadiani, ipotesi però non sempre confermata. Uno studio del 2010 del Journal of Environmental Public Health dopo aver analizzato, nel periodo di cambio d’ora, il numero di incidenti stradali in Finlandia dal 1981 al 2006, non ha rilevato incrementi di incidentalità. Osservazione confermata anche da una ricerca del 2010 pubblicata sul Journal of Safety Research: non ci sono stati più incidenti stradali anche grazie alla maggiore visibilità al mattino dovuta a più luce solare. Riguardo gli infortuni sul lavoro, dipende dal tipo di attività che si svolge. Nel 2009 il Journal of Applied Psychology ha pubblicato uno studio che verificava come molti minatori erano arrivati al lavoro con 40 minuti in meno di sonno con il conseguente incremento del 5,7% di lesioni nella settimana successiva il passaggio d’orario. E il cyber-ozio? Se un impiegato naviga oziosamente in rete nei primi giorni successivi il passaggio dell’ora, non provoca grandi danni ma, il suo abbassamento di concentrazione, può certo dare problemi alle casse dell’impresa. Ad affrontare il tema è stato uno studio del 2012 pubblicato sul Journal of Applied Psychology in cui i ricercatori hanno verificato l’incidenza di “cyberloafing”, in italiano cyber-ozio mentre si lavora, significativamente aumentata in più di 200 regioni metropolitane statunitensi durante il primo Lunedì dopo l’ora legale in primavera.

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