“Quando il Covid-19 è diventato una pandemia, l’urgente necessità di trovare un vaccino terapeutico efficace è stato uno degli obiettivi principali. I vaccini contengono adiuvanti che non sono esenti da effetti avversi e possono scatenare la sindrome autoimmune/infiammatoria indotta dagli adiuvanti (ASIA). Ci sono pochissime informazioni sulle malattie endocrine autoimmuni e sull’ASIA dopo l’uso dei vaccini a mRNA contro SARS-CoV-2”, si legge in uno studio, pubblicato su Journal of Endocrinological Investigation, in cui sono segnalati tre casi e in cui viene rivista anche “la letteratura che mostra che la ghiandola tiroidea può essere coinvolta nell’ASIA indotta dalla vaccinazione a mRNA contro SARS-CoV-2”.
Nello studio, vengono descritti “3 pazienti con malattia autoimmune/infiammatoria della tiroide sviluppata poco dopo aver ricevuto un vaccino a mRNA contro SARS-CoV-2”, ossia “il primo caso ad oggi di tiroidite silente descritto nel contesto della vaccinazione con Pfizer/BioNTech, la prima tiroidite subacuta nel contesto della vaccinazione con Moderna e un altro caso da aggiungere alle evidenze esistenti sulla malattia di Graves che si verifica dopo la vaccinazione con il vaccino Pfizer/BioNTech”, scrivono i ricercatori.
“Gli adiuvanti svolgono un ruolo importante nei vaccini. La loro capacità di aumentare l’immunogenicità del principio attivo è necessaria per ottenere la risposta immunitaria desiderata. Sia il vaccino Moderna che quello Pfizer/BioNTech utilizzano la codifica mRNA per la proteina Spike di SARS-CoV-2 potenziata dagli adiuvanti. Inoltre, è stata segnalata la cross-reattività tra SARS-CoV-2 e antigeni tiroidei. Questo spiegherebbe, almeno, alcune delle reazioni autoimmuni/infiammatorie prodotte durante e dopo l’infezione e la vaccinazione da SARS-CoV-2”, spiega lo studio.
Il caso di tiroidite subacuta è stato rilevato in una donna di 38 anni, che presentava intenso dolore cervicale anteriore e lieve tremore distale e palpitazioni e che aveva ricevuto la prima dose del vaccino Moderna 8 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi.
Il caso di tiroidite silente è stata rilevato in un uomo di 32 anni con diabete di tipo 1, valutato per palpitazioni e insonnia. Era stato vaccinato con la prima dose del vaccino Pfizer/BioNTech 10 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi. “Questo caso è stato classificato come tiroidite subacuta silente dato che il paziente non aveva mai presentato dolore cervicale pregresso e soddisfaceva anche i criteri ASIA”, scrivono i ricercatori.
Il caso di malattia di Graves è stato rilevato in una donna di 38 anni senza precedenti di malattia tiroidea ma con una storia di schizofrenia, valutata a causa di disturbi comportamentali con nervosismo, insonnia e sudorazione. Aveva ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer/BioNTech 12 giorni prima della comparsa dei sintomi. “Questi casi soddisfano i criteri per la diagnosi dell’ASIA: correlazione temporale, sintomatologia compatibile e presenza di autoimmunità transitoria”, si legge nello studio, che poi passa in rassegna gli altri casi riportati in letteratura di malattie autoimmuni/infiammatorie tiroidee.
“La notifica degli effetti avversi della vaccinazione è una parte importante della farmacovigilanza e un approccio che dovremmo adottare nei confronti di qualsiasi farmaco. Le patologie tiroidee secondarie alla vaccinazione SARS-CoV2 sono probabilmente sottodiagnosticate a causa della novità dei fatti, dell’assenza di precedenti esperienze e della mancanza di solide evidenze scientifiche sull’argomento. Crediamo che il nostro lavoro possa aggiungere informazioni rilevanti su qualcosa di poco conosciuto, ma forse non così raro: le conseguenze del Covid e della sindrome ASIA post-vaccinazione che colpisce la tiroide. Sicuramente, l’ipotesi che la disfunzione tiroidea possa essere causata dalla vaccinazione contro SARS-CoV-2 basata su mRNA richiederà ulteriori indagini”, concludono i ricercatori.