In Sardegna torna la paura: un violento ciclone minaccia l’isola e tornano gli incubi già vissuti in passato
L’allerta meteo in Sardegna, che nelle prossime ore sarà colpita da un violento ciclone, fa tornare la paura e i ricordi delle devastanti alluvioni che l’hanno già colpita più volte in passato, confermando la sua vulnerabilità di fronte alle calamità naturali.
L’ultima, tra le più devastanti, risale al 18 novembre 2013, meno di due anni fa, quando l’isola fu sorpresa da un’alluvione che ha fatto ben 16 vittime, per lo più ad Olbia. Un ciclone simile a quello in arrivo che ha portato morte e distruzione, lasciando cittadini e autorità inermi di fronte a tanta devastazione. Si è trattato di una serie di forti temporali e piogge abbondantissime che hanno provocato esondazioni e allagamenti. Si calcola che in totale siano caduti ben 450 millilitri di pioggia in 12 ore. A causare tutti questi danni sono stati due diversi sistemi temporaleschi autorigeneranti, i V-SHAPED, alimentati dalla convergenza fra il flusso caldo-umido sciroccale e venti più freddi occidentali. Ad essere maggiormente colpite sono state alcune zone dell’isola, tra cui l’Ogliastra, la Gallura e il Medio Campidano. Si è trattato di un fenomeno eccezionale, ma non superiore, per intensità e violenza, ad altri che si sono registrati, prima e dopo, sia nella stessa Sardegna che in altre zone d’Italia.
Nell’isola, e soprattutto nella zona di Olbia, la situazione si è rivelata critica fin da subito: i centralini dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile sono andati in tilt per l’ingente numero di richieste di aiuto che arrivavano. La città era completamente allagata, gli edifici distrutti ormai non si contavano più e il numero dei morti continuava a salire. Un vero e proprio bollettino di guerra. L’allora capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, parlò di 16 morti accertati (di cui 13 solo nella provincia di Olbia), un numero incalcolabile di feriti e più di 2.700 sfollati, che inizialmente furono ospitati da parenti o in alberghi adibiti a centri di accoglienza.
In quelle stesse ore e nei giorni successivi la medesima perturbazione ha colpito il sud Italia: sulla Calabria Jonica e sul Salento si sono abbattute una serie di piogge alluvionali che hanno riversato a terra fino a 200 millimetri di acqua. Nella zona di Gallipoli si è anche registrato un tornado, che fortunatamente non ha portato vittime. Anche stavolta il maltempo sarà molto serio con piogge torrenziali e fenomeni estremi. Ci auguriamo che le conseguenze sul territorio siano meno pesanti. Per monitorare la situazione in tempo reale, ecco le pagine del nowcasting:
