Le bacche di Goji sono i frutti di una pianta (Lycium barbarum L.) originaria degli altopiani asiatici di Cina, Tibet e Mongolia. Ricche di vitamine, sali minerali e aminoacidi, caratterizzate da un particolare retrogusto dolce-amaro, vantano numerose proprietà benefiche.
Acquistabili in farmacia, erboristeria e nei migliori negozi specializzati; canali più attenti alle qualità fitoterapiche del prodotto, le bacche di Goji contrastano gli effetti nocivi dei radicali liberi, sono antitumorali, costituiscono un efficace aiuto per il buon funzionamento del sistema immunitario e, nell’ambito di una dieta controllata, favoriscono lo snellimento, donando un senso di sazietà e contrastano l’accumulo del grasso, specie quello addominale.
Esse, toniche e energizzanti per l’organismo, contrastano l’invecchiamento e le malattie degenerative, il rischio di infarto, sono un buon rimedio contro i disturbi della menopausa (es. vampate, sudorazione notturna, secchezza vaginale); contengono calcio e ferro, preziosi per la salute delle ossa ed il trasporto di ossigeno del sangue; potassio, zinco e selenio. Le bacche di Goji, dette in inglese “wolfberries”, contengono zeaxantina che protegge le cellule della retina dalla degenerazione maculare senile; agiscono come antinfiammatorio, normalizzano la pressione sanguigna, riducono i livelli di colesterolo cattivo, stabilizzano la glicemia e contrastano il diabete.
Inoltre migliorano il metabolismo, la qualità del sonno, l’umore in generale e le prestazioni fisiche, riducono il rischio di ischemia, proteggono la pelle dagli effetti dannosi dei raggi UV, equilibrano il PH sanguigno.La corteccia della radice, invece, ha proprietà antifungine (Candida albicans) e antimicotiche (Staphylococcus aureus).Come consumarle? Le bacche di goji si possono mangiare tal quali, proprio come fossero un frutto colto ed essiccato o sotto forma di barrette, marmellate, integratori, polvere, succo e capsule. Ottime, dopo averle lasciate in ammollo in acqua per circa 10 minuti, aggiunte allo yogurt, alla macedonia o ai cereali, alle insalate, o a tisane, vini, centrifugati, frullati, zuppe e succhi di frutta.
