Successo per la missione LISA Pathfinder: “Meglio di quanto sperato”

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Ha “raggiunto pienamente il suo obiettivo” la missione della sonda Lisa Pathfinder, realizzata dall’Esa con il fondamentale contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università di Trento. Lisa, come viene amichevolmente definita dai ‘suoi’ scienziati, “funziona meglio di quanto sperato” e “abbiamo registrato dati con una precisione insperata” hanno riferito gli scienziati dell’Esa in una conferenza stampa all’Esac, l’European Space Astronomy Center con sede in Spagna, a Villanueva de la Cañada, alle porte di Madrid, seguita in videocollegamento in Italia nella sede dell’Infn. Lisa Pathfinder, lanciata il 3 dicembre scorso dalla base di Kourou nella Guyana francese, ha “dimostrato la fattibilità tecnologica della costruzione di un osservatorio spaziale per onde gravitazionali” hanno aggiunto gli scienziati dell’Esa, annunciando così i primi risultati della missione Lisa Pathfinder. Dunque è un successo la missione di Lisa Pathfinder, una missione molto ambiziosa perchè apre la strada alla costruzione di un osservatorio spaziale per le onde gravitazionali. “Ascoltare le onde gravitazionali è ascoltare l’Universo, con Lisa abbiamo fatto il passo che ci permetterà di correre nella comprensione delle onde gravitazionali, così come il programma Gemini aprì la strada al programma Apollo” che ha portato l’umo sulla Luna, ha spiegato Fabio Favata, respondabile del Coordination Office Direttorato della Scienza dell’Esa. Lisa Pathfinder “è il passo più importante per dimostrare che la tecnologia funziona” ha aggiunto Favata. Con Lisa “avremo una nuova strada per guardare al nostro Universo“, ha dichiarato Paul McNamara, Project Scientist Esa di Lisa Pathfinder.

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