Messo a punto il primo ‘fumatore elettronico’ per studiare i danni del fumo

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E’ stato messo a punto il ‘fumatore elettronico‘: si tratta di uno strumento capace di fumare esattamente come l’uomo, sigarette normali e quelle elettroniche, e con polmoni collegati a un chip che permettono di osservare in ‘diretta’ i danni prodotti dal fumo. A realizzarlo sono i ricercatori del Wyss Institute dell’universita’ di Harvard, guidati da Donald Ingber, il cui prototipo e’ stato descritto sulle pagine di Cell Systems. Che il fumo sia la causa principale di molte malattie respiratorie e’ noto ormai da tempo ma capire esattamente quello che avviene nei polmoni quando si respira, fumando e non, era ancora molto sfuggente.

I ricercatori hanno dunque disegnato una macchina capace di fumare esattamente come avviene nella vita di tutti i giorni, alternando boccate di sigarette ad aria ‘pulita’, il tutto collegato a dei polmoni ‘sintetici’, un organo fatto da una coltura di cellule umane poste su un chip elettronico che permette di monitorarne costantemente i parametri. I polmoni sintetici possono essere prodotti usando cellule di persone non fumatrici oppure di fumatori incalliti, analizzando cosi’ anche malattie gravi ancora poco comprese come la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), considerata la quarta causa di morte in Europa e negli Usa. L’uso di animali o semplici colture di cellule polmonari non permettevano finora di aver modelli davvero realistici e gli studi clinici, con pazienti umani, non garantivano una buona qualita’ di dati essendoci una grande variabilita’ da una persona all’altra e la difficolta’ di avere le stesse identiche condizioni iniziali.

La potenza del nuovo strumento, che riproduce in maniera molto fedele l’intero processo della respirazione “ci permette per la prima volta – ha spiegato Ingber – di confrontare le risposte dei tessuti delle piu’ piccole vie aree polmonari, sia in soggetti sani che affetti da Bpco, prima e dopo aver fumato. Possiamo adesso iniziare a decifrare quali tipi di cellule e geni hanno un ruolo nei danni indotti dal fumo in polmoni sani e in quelli malati”.

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