Grecia, Santorini: ecco cosa generò lo tsunami che sterminò la civiltà Minoica

MeteoWeb

Santorini, 1628 a.C.. Il Mediterraneo è attraversato da una gigantesca onda di tsunami alta 9 metri, causando forse la fine della civiltà Minoica. Pare che il catastrofico evento fu generato dalla caduta in mare dell’enorme flusso di detriti espulsi dall’esplosione del vulcano di Santorini. E’ quanto emerge dalla ricostruzione di una delle più devastanti eruzioni di sempre effettuata da Paraskevi Nomikou, dell’universita‘ di Atene, e pubblicata su Nature Communications. L’eruzione del Vulcano di Santorini (o Thera) è ancora oggi considerata come una delle più grandi catastrofi della storia umana e portò all’espulsione di un’enorme quantità di materiali: tra i 30 e gli 80 chilometri cubi di polveri e rocce (pari almeno al volume di un disco spesso 100 metri e un diametro di 20 chilometri, circa 10 volte maggiore a quello dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.).

Le scoperte archeologiche ci permettono di sapere che l’eruzione fu accompagnata da un potente tsunami con onde di 9 metri che rasero al suolo molte isole del Mediterraneo, contribuendo anche al crollo della civiltà Minoica sull’isola di Creta. Attraverso l’analisi dei fondali di Santorini i ricercatori greci hanno ricostruito le dinamiche dell’eruzione, cercando di definire i meccanismi che generarono lo tsunami. Inizialmente si pensava che l’onda fosse stata generata dal crollo della caldera, il ‘buco’ che si forma al centro dei vulcani dopo lo svuotamento della camera magmatica che si trova nel sottosuolo, tuttavia adesso i nuovi dati indicano che a generare l’onda fu la rapida caduta di materiali espulsi dal vulcano. Una dinamica simile avvenne con l’eruzione del Krakatoa, nel 1883, il cui tsunami provocò 35.000 morti. Lo studio offre dettagli importanti per capire meglio i pericoli nascosti in fenomeni di cui è difficile prevedere gli effetti.

Condividi