Una delle patologie più diffuse in Italia è il diabete, che interessa, secondo i dati Istat 2016, oltre 3 milioni di persone: il 5,3% dell’intera popolazione. Una malattia che rappresenta un grosso problema sia di tipo sociale che economico: la spesa sostenuta dal Servizio sanitario nazionale per curare le persone con diabete ammonta a circa 15 miliardi di euro l’anno (Rapporto Arno diabete 2015). E la spesa sanitaria pro capite annua nelle persone con diabete è circa doppia rispetto a quella dei non diabetici. Lo ricorda il ministero della Salute, annunciando una campagna ad hoc per la prevenzione della malattia.
Esistono due tipi di diabete, il tipo 1 o diabete giovanile e il tipo 2, che si presenta in genere in età adulta. “In considerazione dell’ampiezza della diffusione della malattia, la campagna è rivolta alla popolazione generale”, scrive il ministero. Obiettivo prioritario è quello di far comprendere che l’insorgenza del diabete mellito di tipo 2 è prevenibile. Come per altre patologie croniche, il diabete è correlato, infatti, alla presenza di fattori di rischio comportamentali, come fumo di tabacco, obesità e sovrappeso, consumo eccessivo di alcol, scarso consumo di frutta e verdura e sedentarietà.
Uno stile di vita sano, quindi, è da considerarsi il metodo più efficace per evitare o, quantomeno, ritardare l’insorgere di questa forma di diabete. I messaggi della campagna sono diffusi attraverso stampa e spot televisivi e radiofonici. Gli spot sono veicolati sulle reti Rai negli spazi riservati dal dipartimento Editoria della presidenza del Consiglio alle pubbliche amministrazioni. Testimonial della campagna è Amadeus, con un messaggio per tutti: il diabete di tipo 2 è prevenibile con uno stile di vita sano. Il messaggio è arricchito dall’invito ad approfondire le informazioni sul sito del ministero e a parlarne direttamente con il medico di fiducia.