Ha smesso di piovere in questi minuti a Pescara, ma i carabinieri sono ancora al lavoro nella zona Stadio insieme ai vigili del fuoco per negozi e case allagati tra via Scarfoglio, via Ricciutelli e via Davalos dopo una violenta grandinata con chicchi grandi come arance seguita da un potente nubifragio che ha scaricato 30-40cm di acqua in città, forse anche mezzo metro in alcune strade. Un uomo è stato trascinato via dalla corrente d’acqua che ha invaso via di Sotto nella zona residenziale dei Colli innamorati di Pescara, tra le aree più martoriate – a causa delle pendenze che la contraddistinguono- dall’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio la cittadina abruzzese. Segnalati danni ingenti nel capoluogo di provincia: tetti e auto danneggiate, parabrezza e vetri infranti dalla grandine, negozi e case allagate. Sono 18 le persone finite in pronto soccorso a Pescara e tutte dimesse per le ferite provocate dalla grandine. In ospedale anche una donna incinta, con ferite al volto e al capo. I pazienti hanno riportato contusioni e ferite, principalmente al capo, e sono tutti da suturare. Al lavoro, per aiutare i cittadini, ci sono le pattuglie del Reparto Volanti, i carabinieri e i vigili del fuoco insieme ai volontari della Protezione Civile. I torrenti d’acqua per le strade sono stati perfino in grado di spegnere il mezzo dei vigili del fuoco in viaggio verso uno dei tantissimi interventi tra Pescara e Francavilla al Mare per il violento nubifragio. E’ dovuta intervenire la gru dei colleghi per rimettere all’asciutto l’autobotte.
E’ un bollettino di guerra, con un lungo elenco di danni, la violenta grandinata e la pioggia che hanno colpito i comuni costieri del Vastese. I sindaci Francesco Menna (Vasto), Tiziana Magnacca (San Salvo) e Filippo Marinucci (Casalbordino), che hanno attivato i Coc (Centro operativo comunale), chiederanno alla Regione Abruzzo e al governo lo stato di calamita’ naturale per i danni subiti. A Vasto sono cadute tegole, sfondati tetti e lucernari, alberi spezzati e allagamenti a Vasto Marina dove in alcune zone manca la corrente elettrica. A Casalbordino un’auto e’ rimasta bloccata per l’acqua nel sottopasso ferroviario, il conducente e’ riuscito a liberarsi. Un camion, a causa del forte vento, si e’ ribaltato sulla Statale 16 nel tratto fra San Salvo e Petacciato (Campobasso). A San Salvo Marina sono volati i gazebo che avrebbero dovuto ospitare, sabato e domenica prossima, la manifestazione del ‘Prodotto topico’; il lungomare e’ completamente allagato, tanti gli alberi con rami spezzati. A San Salvo manca la corrente elettrica nel centro storico. La polizia locale ha interdetto la circolazione nel sottopassaggio ferroviario nei pressi della vecchia stazione.
Grandine come palline da baseball
“Le strade sono praticamente tutte bloccate, sulla città si è abbattuta una grandine con chicchi grandi come palline da baseball, una cosa mai vista. La situazione è di emergenza, sono stati messi in campo tutti volontari della protezione civile, tecnici comunali e ditte private. Subito dopo la grandinata ho sentito il presidente del Consiglio regionale, che si è attivato per la dichiarazione di stato di emergenza”, ha dichiarato il sindaco di Pescara, Carlo Masci, a LaPresse. “I negozi sono stati invasi dall’acqua, la rete fognaria non regge, i sottopassi sono allagati, li abbiamo chiusi tutti, qualche macchina è rimasta bloccata ma senza pericolo per le persone. Ci sono 18 feriti in ospedale”, ha aggiunto.
“Pescara e’ stata flagellata dal maltempo, un evento di portata straordinaria, con una citta’ spezzata in due: chiuse le principali vie di collegamento, da via Marconi a via Ferrari, via del Circuito, via Di Sotto, arterie fondamentali dov’e’ letteralmente saltato l’asfalto e si sono rotte le condotte interrate. Allagato, addirittura, il parcheggio silos dell’ospedale civile con decine e decine di auto sommerse, per fortuna senza far registrare vittime. Ma pari danni- prosegue- si stanno registrando ovunque, a partire da ieri a Tortoreto a causa della tromba d’aria che ha investito la spiaggia, per non parlare dei danni alle nostre campagne con interi frutteti, vigneti e oliveti devastati dalla grandine”, ha affermato il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri.
“Ho seguito da Bruxelles, con attenzione e apprensione, l’ondata di maltempo che ha colpito diverse zone della costa abruzzese, rimanendo in costante contatto con la struttura di Protezione Civile regionale. Si e’ trattato di un’ondata che non ha mancato di causare numerosi danni e alcuni feriti, in particolare nelle citta’ di Pescara e di Francavilla”. Cosi’ il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “Come Regione ci siamo subito attivati scrivendo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione Civile come azione propedeutica, al fine di valutare una successiva richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza Nazionale ai sensi dell’art. 24 del Dlgs 1/2018 qualora ne ricorrano le condizioni. Da domattina sara’ operativa una piattaforma dove i sindaci potranno segnalare i danni subiti nei propri territori”
Violento nubifragio: strade come fiumi a Pescara
Dopo la violenta grandinata che ha provocato danni e feriti, su Pescara si è scatenato un violento nubifragio. Ovunque si registrano allagamenti. Strade ridotte a fiumi in piu’ punti del capoluogo adriatico. E’ critica la situazione all’Ospedale di Pescara con l’acqua che ha invaso il piano terra e ha costretto allo stop delle sale operatorie, poi tornate pienamente operative, cosi’ come la farmacia. La cucina ha bisogno di interventi di sanificazione e in serata verranno serviti pasti freddi, ma da domani la situazione tornera’ alla normalita’. Lo conferma il dg della Asl di Pescara, Armando Mancini. Completamente allagati i seminterrati. Nel parcheggio dipendenti l’acqua ha raggiunto i due metri: decine le auto distrutte, praticamente inabissate, travolte dall’acqua piovana, dal fango e dalle foglie, rese riconoscibili per lo più solo dalle targhe. Alcune persone sono riuscite a mettersi in salvo dai veicoli trascinati dall’acqua. Sono intervenuti i sommozzatori e fortunatamente le ricerche hanno dato esito negativo durante la prima ispezione. Sei, delle 40 auto presenti, sono chiuse ed e’ stato possibile effettuare solo una verifica esterna con le torce. Essendo l’acqua molto torbida, un’altra ispezione sara’ eseguita quando le idrovore finiranno di liberare la struttura. Sembra pero’ esclusa al momento la presenza di corpi.
Almeno 30 o 40 centimetri di acqua, forse mezzo metro durante il nubifragio, in piazza della Rinascita, la piazza centrale e più grande di Pescara, uno dei simboli della città. Dappertutto, nel capoluogo adriatico, camminando per le strade l’acqua arriva fin sopra alle ginocchia. Negozi e locali al pianterreno allagati nelle centrali via Nicola Fabrizi e nel proseguimento di via Gobetti verso il porto. Molti negozianti hanno gia’ annunciato che non potranno riaprire. Disagi alla viabilita’. In tilt i centralini dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale, che stanno gestendo le numerose richieste di intervento. Ai colli si e’ creata una frattura nel manto stradale e il sindaco, Carlo Masci, ha attivato la somma urgenza per il ripristino.
Danni diffusi in città
La forte grandinata che ha colpito la città abruzzese ha danneggiato diversi edifici del centro, causando disagi alla circolazione e feriti. I vetri del Palazzo del Comune sono stati sfondati dalla forte grandine, così come le coperture in plexiglass della sede di Economia dell’Università di Chieti-Pescara, racconta all’AdnKronos Claudio Mastrangelo, segretario provinciale dei Giovani Democratici di Pescara. La biblioteca della struttura, dove numerosi studenti stavano studiando, è stata prontamente evacuata e gli ingressi transennati. Annullate anche le lauree in programma per la giornata odierna. Lo scoppio di una conduttura fognaria in Via Monte Faito ha allagato la zona adiacente all’ospedale civile. I danni maggiori, si apprende, si sono verificati nella zona di Portanuova. La forte corrente avrebbe inoltre trascinato lungo il manto stradale dei cassonetti dell’immondizia presso la zona alta della città.
“Una catastrofe, ho finito di lavorare. Potro’ ricominciare non prima di settembre, l’estate e’ finita per me”, afferma rassegnata Simona Granieri, proprietaria di un bar in città. L’acqua in via Gobetti ha raggiunto il mezzo metro, invadendo tutti i negozi. Dentro al bar di Simona si sono accumulati 30 centimetri, sufficienti per distruggere e far alzare il parquet, rendere inutilizzabili prese elettriche e arredamento. “Niente, finito, tutto distrutto. Ho chiamato i Vigili del Fuoco, ma mi rendo conto che la situazione e’ tragica dappertutto e non riescono a soddisfare tutte le richieste di intervento. Manca la manutenzione, i tombini sono intasati e l’acqua non defluisce. Era inevitabile finisse nei nostri locali”. Sulla sua pagina Facebook un video eloquente mostra la situazione; ma lei cerca di essere ottimista e scrive ‘Torneremo presto e meglio di prima’.
Sono decine le telefonate giunte nel pomeriggio al Comando provinciale dei Vigili del fuoco e alla sala operativa del 118 di Chieti per richieste di intervento in seguito agli allagamenti provocati dalla violenta grandinata e dalla pioggia che ha colpito soprattutto la fascia costiera. Numerosi anche gli interventi del 118 in tutta la provincia per soccorrere e portare in ospedale persone ferite da vetri rotti e oggetti. Allagamenti hanno richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco anche a San Giovanni Teatino. A Vasto il sindaco, Francesco Menna, ha chiesto al Governo e alla Regione Abruzzo lo stato di calamita’ naturale. Disagi e danni anche a Montesilvano a causa dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla costa adriatica. Se la citta’ e’ stata interessata solo marginalmente dalla violenta grandinata della tarda mattinata, il problema e’ l’acqua, anche nelle zone generalmente non soggette ad allagamenti. Dalle zone collinari sono scesi veri e propri fiumi di fango che hanno mandato la viabilita’ in tilt ed allagato locali, abitazioni e negozi. Attivato il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l’emergenza. Chiusi i sottopassi. Il sindaco Ottavio De Martinis e’ in giro per la citta’ insieme agli assessori Paolo Cilli e Alessandro Pompei.
Situazione disastrosa in tutto l’Abruzzo
Diversi i sottopassaggi allagati anche a Francavilla al Mare dove un’auto è rimasta bloccata a causa dell’acqua. “Stiamo contando purtroppo parecchi danni. Alle auto, ai tetti delle case, ai vetri, agli edifici pubblici. Stiamo risolvendo man mano tutte le situazioni di emergenza. Abbiamo aperto il centro operativo comunale e stiamo richiedendo lo stato di calamità. Il centralino del comune è in tilt. I sottopassi al momento sono tutti chiusi, non mettetevi alla guida possibilmente. Prudenza“, ha scritto su Twitter Antonio Luciani, sindaco di Francavilla al Mare. I danni inflitti dalla grandine ai tetti di abitazioni private hanno portato il sindaco ad evacuare due famiglie dalle proprie abitazioni e sistemarle in un bed & breakfast.
I chicchi di grandine erano “grandi fino a 5/6 centimetri” spiega Daniela Ronconi, meteorologa del centro funzionale della protezione civile. Danni si sono verificati a macchine e culture ma “finché non finisce l’allerta meteo non possiamo fare una ricognizione nei comuni e capire se è il caso di chiedere stato di emergenza“, chiarisce Antonio Iovine della Protezione Civile Abruzzo. “Nella zona interna della regione – continua la meteorologa – si sono verificati temporali ma per ora non ci sono arrivate segnalazioni di emergenza“.
Lungo la costa abruzzese barche affondate e ormeggi spezzati a Pescara, mentre i detriti hanno bloccato l’accesso al porto di Ortona. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio avviato da Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, sulla situazione nei territori della costa adriatica investiti dalla violenza dell’ultima ondata di maltempo con la situazione più grave in Abruzzo. A Pescara il “Gruppo Ormeggiatori Dei Porti Di Pescara Ed Ortona” – spiega Uecoop – si è trovato in prima linea per mettere in sicurezza le barche rimaste a galla mentre la grandine sfondava i vetri delle auto di servizio e deformava le carrozzerie. Una situazione è di eccezionale gravità – spiega Uecoop – con milioni di euro di danni a tutto il sistema produttivo e turistico delle tre regioni coinvolte, dall’Abruzzo alle Marche fino all’Emilia. E’ un duro colpo per le imprese non sono lungo la costa ma anche nelle zone interne dove sono stati colpiti furgoni, auto e strutture aziendali. E’ necessario – conclude Uecoop – avviare la procedura per lo stato di calamità.
Attivato a Pescara il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l’emergenza maltempo che in queste ore sta interessando la città. Il sindaco, Carlo Masci, parla di un fenomeno straordinario, “una pioggia cosi’ intensa preceduta da una grandinata violentissima. La città – dice – è impraticabile. Vigili e operai sono tutti in strada, ma non sono sufficienti a gestire l’emergenza. Ho gia’ contattato la Regione per ottenere la richiesta di risarcimento danni“. Sono stati aperti i Coc anche nelle citta’ di Francavilla, Montesilvano, Torrevecchia Teatina e Picciano dove i cittadini si possono rivolgere per segnalare situazioni di criticità.
Fenomeno senza precedenti
“Un fenomeno mai visto, mai ricordato. Ci troviamo di fronte ad una situazione meteorologica nuova“. Lo dice all’ANSA il comandante della Polizia municipale di Pescara, Carlo Maggitti, impegnato con i suoi uomini a gestire l’emergenza maltempo. “Ci sono situazioni di criticita’ un pò in tutta la città – dice – stiamo intervenendo per liberare persone bloccate nelle auto in mezzo all’acqua, ma abbiamo difficolta’ a muoverci con i nostri mezzi. Le strade sono ridotte a fiumi. I centralini dei soccorsi sono intasati“.
“In 62 anni di vita non ho mai visto nulla di simile. Dal cielo cadevano pietre, se la grandine ti prendeva sulla testa credo si sarebbe aperta come un cocomero. Io ero in strada, sono rientrata a casa sana e salva ma ho trovato l’abitazione allagata, i vetri spaccati. Insomma, un disastro…“. Così Assunta Del Rosso, 62enne pescarese, racconta all’Adnkronos della violenta grandinata che si è abbattuta sulla cittadina adriatica. “Io vivo in una casa popolare, al porto, Marina nord: i vetri della mia abitazione sono caduti giù, molte case, la mia compresa, sono completamente allagate. Sto raccogliendo acqua da terra al buio, la luce non c’è. E contattare i vigili del fuoco è una missione impossibile“. Sotto la sua abitazione “l’acqua scorre a fiumi – racconta ancora la donna – anche le automobili riportano ingenti danni. Io ho una 500, da quel che resta della mia veranda vedo parabrezza rotto e tettino spaccato. Ma quando è scesa giù la grandine ero in strada, e tutto sommato, nonostante i danni, mi è andata bene…“.
Maltempo Pescara, “è un disastro: evento tra i più gravi di sempre”
“Credo non sia esagerato parlare di disastro. Quello che e’ accaduto nelle ultime ore sulla costa abruzzese, e in particolare nel pescarese non ha precedenti negli ultimi anni. Qualcosa di incredibile che sta mettendo in ginocchio un’intera regione. Fare ora la conta dei danni e’ prematuro, ma parliamo di una ondata di Maltempo fra le piu’ gravi delle ultime estati”. Cosi’ il presidente della Sib Abruzzo Riccardo Padovano che, a nome dei balneatori abruzzesi, fa il punto dopo una giornata molto difficile, con vento, pioggia e grandine che non hanno risparmiato gli stabilimenti balneari. “Di fronte a questi disastri c’e’ poco da aggiungere. Non si ricordava una grandinata di queste proporzioni dal 2003, con proiettili di grandine grossi come arance. Dopo la tromba d’aria di ieri sera con il vento che aveva creato danni ad ombrelloni, sedie, lettini e arredi vari nei vari lidi della nostra regione da Alba Adriatica fino al Chietino, la grandine questa mattina ha fatto il resto”
Maltempo Pescara, sommozzatori al lavoro anche in un altro parcheggio
Sommozzatori al lavoro in un altro parcheggio di Pescara dove ci sono auto parcheggiate e sommerse da almeno 2,5 metri di acqua. In azione, al park ‘Ferrari’ di via Ferrari, i carabinieri subacquei per escludere la presenza di persone. Presenti il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Marco Riscaldati, e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Vincenzo Palano. Le attivita’ di verifica proseguono da parte del nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che stanno effettuando delle immersioni, sfidando l’acqua torbida profonda circa quattro metri. Alcuni agenti della Polizia municipale, nel primo pomeriggio, mentre il garage si allagava avevano notato i fari accesi di un’automobile, ma non e’ escluso, come gia’ accaduto nel parcheggio dell’ospedale, che si sia trattato di un corto circuito provocato dall’acqua. Gli agenti avevano provato a entrare, ma non sono riusciti a farlo dato che l’acqua stava invadendo rapidamente la struttura, ampia circa tremila metri quadrati. Una trentina le auto presenti.