Oggi intorno alle ore 12 un violentissimo temporale ha colpito le zone di Conegliano e Montebelluna, nel Trevigiano. Conegliano la città più colpita, con gravi danni: vigneti distrutti, alberi sradicati, case scoperchiate e due donne ferite. Al lavoro da ore operai e tecnici, operativi sul territorio sin dai momenti successivi al nubifragio. La priorita’ e’ liberare le strade provinciali e rimuovere gli alberi caduti, mettendo in sicurezza la viabilita’ e supportando cittadini e imprese. Gli uomini della Protezione Civile sono stati subito allertati e resi operativi per far fronte all’emergenza.
Due feriti, “ma potevano essere molti di più”
– Il bilancio e’ di due feriti, ma avrebbe potuto essere peggiore considerata l’intensita’ dell’ondata di maltempo. A trarre questa considerazione, dopo un sopralluogo nelle zone del trevigiano maggiormente colpite, il presidente del Veneto, Luca Zaia. “Per fortuna solo due feriti, ma potevano essere di piu’, morti compresi, considerata la devastazione”, ha detto in seguito al sopralluogo per valutare gli ingenti danni (anche all’ospedale di Conegliano). “Questa e’ una citta’ che e’ stata messa letteralmente in ginocchio, fra l’altro nel giorno del mercato – spiega al termine di una visita -. Intere aree della citta’ sono gravemente danneggiate, dagli edifici sono caduti cornicioni, camini ed antenne. La tromba d’aria ha eliminato alberi secolari, che appartenevano ad una vegetazione unica, fra l’altro tutelata. Alle fermate degli autobus sono state divelte alcune pensiline, che fra l’altro hanno provocato due feriti”. I danni non sono stati ancora conteggiati. “Invito chi e’ stato colpito da quest’emergenza a fotografare i danni e a denunciarli, con tanto di resoconto, al Comune, nella speranza che ci sia un indennizzo”, ha concluso.
Zaia dichiara lo “stato di crisi”
Il presidente della Giunta regionale, Luca Zaia, formalizzerà nelle prossime ore la dichiarazione di stato di crisi per i danni provocati questa mattina dalla tromba d’aria e dalle abbondanti piogge che hanno colpito l’area del Coneglianese, in provincia di Treviso. Zaia, insieme all’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, ha compiuto un sopralluogo sui territori colpiti. Sono in corso da parte degli enti locali e della Protezione civile le ricognizioni per la verifica dei danni. Sono state mobilitate le strutture della Protezione civile regionale e tutti i gruppi locali dei volontari, che hanno messo a disposizione anche idrovore per liberare molti scantinati dall’acqua piovana. Per coadiuvare i Vigili del Fuoco nelle operazioni di potatura di alberi caduti o pericolanti, sono stati mobilitati i servizi forestali regionali.
E’ stato un Downburst, non una tromba d’aria
Rispetto a quanto erroneamente riportato da molti media, bisogna precisare che non è stata una tromba d’aria bensì s’è trattato di un Downburst, cioè il vento che può accompagnare la pioggia durante un temporale e soprattutto in estate raggiunge intensità elevatissime, a volte anche più delle trombe d’aria. La differenza più importante è che il Downburst provoca venti che si muovono in “linea retta”, senza assumere il classico moto rotatorio delle trombe d’aria. Tecnicamente il Downburst è generato da un forte “Downdraft” ossia una colonna d’aria fredda a piccola scala che scende rapidamente dal cumulonembo accompagnata da forti piogge. Al momento dell’impatto con il suolo la colonna d’aria devia, espandendosi orizzontalmente e raggiungendo venti che possono toccare velocità elevatissime, in casi come quello di oggi a Conegliano anche di oltre 150km/h. Un Downburst è caratterizzato da variazioni improvvise del vento in intensità e direzione (in gergo tecnico “Wind Shear”) sia su linea verticale che orizzontale. Nella maggior parte dei casi i Downburst sono accompagnati da precipitazioni e sono denominati “Wet Downburst”, in alcuni casi invece non sono accompagnati da precipitazioni e vengono quindi detti “Dry Downburst”; questo secondo tipo si verifica quando le precipitazioni attraversano uno strato di aria secca che fa evaporare la pioggia impedendole di arrivare a terra.