Alcune parti dell’Austria e della Germania del sud stanno letteralmente sprofondando nella neve. Sono in corso, infatti, intense nevicate sull’area che hanno isolato diverse località e le previsioni parlano di maltempo almeno fino alla mattina di domani, venerdì 11 gennaio. La polizia austriaca ha riportato che un ragazzo australiano di 16 anni ha perso la vita a causa di una valanga a St. Anton am Arlberg mentre stava sciando con la sua famiglia. Questa tragedia porta il bilancio delle vittime legate a questa potente tempesta di neve sull’Europa ad almeno 15 nel corso dell’ultima settimana.
Diverse linee ferroviarie sono chiuse a causa della neve. Auto e camion sono rimasti bloccati per ore su un’autostrada nella Germania sudoccidentale e le scuole sono rimaste chiuse in alcune parti della Baviera. Rimangono chiuse anche le strade in molte località, tra le quali Galtür, nell’ovest dell’Austria, dove nel 1991 un’enorme valanga uccise 31 persone. All’aeroporto di Monaco sono circa 100 i voli cancellati, in parte per le avverse condizioni meteo e in parte per uno sciopero del personale addetto alla sicurezza, che ha portato alla cancellazione di oltre 700 voli in tutto lo stato tedesco.
In Austria, gli operatori ferroviari hanno interrotto le loro operazioni di pulizia dei binari per salvare un camoscio rimasto sepolto sotto la neve. Due operai hanno scavato nella neve fino a raggiungere l’animale, bloccato sotto un enorme strato di neve a lato dei binari nel parco nazionale di Gesäuse, nell’Austria centrale. Hanno raccontato che il camoscio sembrava pietrificato dall’arrivo del treno che trasportava quelli che sarebbero diventati i suoi soccorritori e non si fatica a crederci considerando che era completamente ricoperto dalla neve. Dopo essere stato liberato, l’animale è andato via a grandi balzi attraverso la neve profonda nella foresta. La compagnia ferroviaria austriaca OEEB ha pubblicato il video di questo salvataggio, che vi riproponiamo in fondo all’articolo e che ha ottenuto migliaia e migliaia di visualizzazioni.
E mentre continua a nevicare ininterrottamente, il rischio valanghe rimane altissimo nel Tirolo austriaco e in tutta l’Austria. La neve in alcune aree si è accumulata fino a 2 metri, isolando le località, provocando blackout e l’evacuazione di alcune abitazioni. Le situazioni più difficili in Tirolo, zona di Kitzbuhel, Karwendel, Lechtal e Paznaun (Arlberg), ma anche nel Salisburghese, Oberoesterreich e Obersteiermark dove il rischio valanghe ha raggiunto il massimo livello.
Il governo di Vienna questa mattina ha deciso di inviare circa 300 soldati per aiutare a liberare dalla neve strade e i tetti delle case nelle zone più colpite. Situazione incredibile nella Venntal ai confini con l’Alto Adige: sono caduti 2 metri di neve ma le strade non vengono pulite. Lo scorso ottobre il sindaco Karl Muehlsteiger, su decisione dal consiglio comunale, aveva informato i residenti che il Comune non avrebbe più ripulito a spese proprie, in caso di nevicate, la strada che da Brennersee (primo Paese in territorio austriaco dopo il confine con l’Italia) porta a Venn. A Innsbruck, invece, l’amministrazione comunale ha invitato i proprietari a liberare al più presto i tetti e le strutture dalla neve che potrebbe causare ingenti danni o addirittura crolli, ricordando di contattare il centro di controllo in caso di pericolo imminente che invierà gratuitamente i vigili del fuoco a liberare la spessa coltre.
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