RipCemetery e iRIP: ecco l’app per avere sempre vicini i propri cari defunti [GALLERY]

/
MeteoWeb

E’ nato RipCemetery, il nuovo social che cambierà il modo per ricordare i propri cari scomparsi, siano persone o animali. L’app è scaricabile gratuitamente per smartphone: iOS e Android.

Indipendentemente dal credo religioso di ognuno di noi, resta il fatto che molto spesso durante il percorso quotidiano avvertiamo la necessità di un contatto con il caro scomparso.

RipCemetery ce ne da la possibilità, perché all’interno dell’app scaricata, si può creare la lapide del proprio caro, realizzarla come si vuole voluto, scegliendo i materiali, gli arredi, la foto e cornice, e si può depositare un fiore, un omaggio diverso che l’app fornisce, un messaggio scritto, una candela e tanto altro.

E’ nasce così un rapporto diretto col caro scomparso, decidendo se rendere pubblico il contatto, o tenerlo privato, proprio come le impostazioni di tutti i social esistenti.

Altrettanto rivoluzionaria all’interno dell’app RipCemetery, è la possibilità di avere un proprio spazio privatissimo, denominato “urna virtuale’’, ove inserire messaggi vocali, filmati, documenti, scritti e quant’altro desideriamo venga recapitato a chi stabiliamo, dopo la nostra morte.

RipCemetery ha realizzato lo strumento automatico per venire a conoscenza, nell’arco di 24/48 ore della scomparsa del possessore di un profilo, e se quest’ultimo aveva la propria “urna virtuale”, il sistema recapita agli indirizzi dallo stesso in vita prescelti i messaggi contenuti, o meglio il destinatario riceverà una notizia con una password per accedere al proprio messaggio.

Cos’è l’urna cineraria digitale iRIP

RipCemetery (3)Quando la scelta è stata quella della cremazione, le onoranze funebri si occupano del disbrigo delle pratiche legislative per trasportare la salma nel centro di cremazione.                             Quest’ultimo raccoglie le ceneri in un contenitore standard che viene consegnato ai familiari, sigillato e con la identificazione del contenuto.

Le ceneri possono quindi seguire la pratica della dispersione, tumulazione o conservazione in urne, ed in questo ultimo caso le medesime possono trovare posto in appositi loculi nel cimitero, ovvero tenute nelle abitazioni dai familiari, e quest’ ultima soluzione interessa iRIP.

La nuova urna cineraria digitale è composta di due parti, quella interna consistente in un contenitore rigido ermeticamente chiudibile all’interno del quale i centri di cremazione inseriscono un sacchetto di zinco con le ceneri del defunto, e la carrozzeria esterna contenente la parte elettronica che supporta il soft appositamente creato per la gestione della app RipCemetery.

La carrozzeria esterna può essere soggetta a guasti, o meglio la parte elettronica, e perciò può essere riparata consentendo la permanenza delle ceneri nelle abitazioni, esistendo il contenitore interno.

Per le urne destinate alle abitazioni non esistono particolari normative di costruzione, che sono strettamente legate alla sigillatura delle sole ceneri da parte dei centri di cremazione.

Per questa ragione, una semplice ricerca sul web, evidenzia la miriade di soluzioni che il mercato offre, di ogni forma, design e materiale, ma che presentano una caratteristica comune, quella della staticità, della immagine negativa derivante dal contenuto immediatamente intuibile alla vista.

Nella stragarnde maggioranza dei casi, vengono collocate in ambienti non troppo visibili agli ospiti potenziali che visitano le famiglie, e spesso si notano attorno specie di altarini adornati di fiori, cioè un piccolo cimitero in casa.

Non esiste la possibilità di alcuna personalizzazione delle tradizionali urne, cosa veramente molto importante perché il desiderio della conservazione in famiglia ha un forte legame con il defunto, quasi come non lo si volesse riconoscere come tale, ma ancora vivente e partecipe alla vita quotidiana, magari con qualche oggetto appartenuto in vita inserito nella urna, tutto ciò è possibile solo con iRIP, la cui carrozzeria può essere singolarmente personalizzata alle esigenze dei familiari, e realizzata con le odierne tecniche di stampanti 3D.

Condividi