Terremoto M. 6.8 a Zante, gravi danni sulle coste joniche: crepe e crolli, lo tsunami è arrivato in Calabria

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Né più mai toccherò le sacre sponde
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
Del greco mar, da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde
Col suo primo sorriso, onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
L’inclito verso di colui che l’acque

Cantò fatali, ed il diverso esiglio
Per cui bello di fama e di sventura
Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
O materna mia terra; a noi prescrisse
Il fato illacrimata sepoltura“.

Così Ugo Foscolo esattamente 215 anni fa dedicava alla sua isola natia uno dei sonetti più famosi della letteratura. Quella stessa Zante (o Zacinto) è nota anche come una delle aree a più alto rischio sismico di tutta l’area Mediterranea, tanto che proprio lì un anno fa era stata simulata una scossa di terremoto di magnitudo 8.5 per “NEAMWave17“, la prima esercitazione internazionale di allerta tsunami nel Mediterraneo.
Stavolta il terremoto c’è stato davvero, fortunatamente meno distruttivo: la scossa principale si è verificata alle 00:54 della notte, ed è stata di magnitudo 6.8. Le strutture antisismiche dell’isola hanno retto, anche se ci sono stati crolli e nel porto s’è aperta una grande crepa che comunque non ha bloccato le attività marittime. In Grecia milioni di persone hanno avvertito il terremoto, fino ad Atene. Ma la scossa s’è sentita distintamente a Malta, in Albania e in tutto il Sud Italia (Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia).

Il portavoce della protezione civile greca, Spyros Georgiou, ha fatto il punto della situazione: “Stiamo controllando tutti i villaggi dell’isola, dove ci sono numerosi vecchi edifici e la mancanza di elettricità rende le cose più difficili, ma i tecnici sono al lavoro e si spera che presto verrà ripristinata“. In una delle vicine isole Strofadi sono stati segnalati pesanti danni all’antico monastero, di cui e’ crollata gran parte della torre. Parte di una chiesa e’ crollata anche nella città di Pyrgos, sulla costa.

Dopo la scossa, si è verificato anche uno tsunami: per la prima volta è scattata l’allerta maremoto in Italia con i nuovi sistemi sviluppati da INGV e Protezione Civile, con l’appello alla popolazione di “stare lontani da coste e spiagge. Si raccomanda massima prudenza nelle zone costiere e nei bacini portuali, seguendo le indicazioni delle autorità“. Sempre l’INGV ha comunicato l’osservazione di onde anomale di 10cm a Le Castella (Crotone), in Calabria, confermando l’arrivo dello tsunami (fortunatamente di piccola entità) anche sulle coste italiane.

Un episodio che ci conferma quanto l’Italia è vulnerabile rispetto a questo tipo di fenomeni, che non sono certo una novità nella storia del nostro Paese.

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