Arturo Quaglia, 64 anni, vive ad Albanella in provincia di Salerno. “Costruisco presepi in legno dipinto – ci spiega – e lo faccio utilizzando materiale riciclato come tufo, roccia, mattoni antichi, coppi antichi. Per i paesaggi mi ispiro al mio Cilento“. Due anni fa uno dei suoi presepi, costruito su una parete della propria casa, ha vinto il primo premio tra tutti i paesi del Cilento. “Ho vissuto sette anni in Australia, la mia vita è stata sempre una battaglia, ma ora sono appagato grazie alla mia famiglia“. Per motivi strettamente personali la sensibilità di Arturo nei confronti dei bambini, in particolare quelli che soffrono, è notevole. E proprio per questo motivo ha deciso di costruire un presepe da donare ad Amatrice, pensando proprio ai più piccoli, e in particolare a quelli che hanno perso tutto. “Mi sono messo in contatto con il Comune – spiega ancora Quaglia – manifestando la mia volontà di donare loro un presepe che ho costruito appositamente per Amatrice. La mia idea è stata accolta con molta gioia e ho ricevuto parole bellissime dal sindaco e dai suoi collaboratori“.
Quello di Arturo è uno gesto come tanti, ma è reso speciale dall’amore con il quale l’artista campano ha deciso di fare qualcosa per le popolazioni colpite dal terremoto: “Io sono un amante di arte presepiale e quest’anno ho sentito il dovere di dedicare un mio lavoro alla comunità di Amatrice”. Il presepe in questione, dipinto in un arco, ha una dimensione di 1,40 m x 1,20 e a breve sarà inviato al comune abruzzese, dove prima di Natale verrà acceso. Quaglia, che è anche restauratore, ha voluto poi lasciare un messaggio di speranza e di amore: “Io non faccio nulla di speciale, ma non mi piace vedere la gente soffrire. Qua ad Albanella ci sono degli immigrati e io e mia moglie cerchiamo, nel limite del possibile, di farli sentire a casa propria, perché rivedo in loro me stesso quando ero da solo in Australia”.